L’acquisto della sella: ecco a cosa prestare attenzione

Una sella di qualità può essere un acquisto piuttosto costoso ma necessario. Del resto, ne va della salute e del benessere del cavallo e, di conseguenza, delle sue prestazioni fisiche. L‘acquisto della sella è un tema particolarmente delicato che va affrontato con la giusta consapevolezza ed il necessario spirito critico al fine di poter valutare la vestibilità della sella. Prima di ritenersi soddisfatti di una sella, è essenziale considerare alcuni punti, in modo che sia il cavaliere che il cavallo possano essere entusiasti del prodotto acquistato per molto tempo.

Il sellaio misura la schiena del cavallo

Valutare la vestibilità della sella: è adatta a me e al mio cavallo?

Per poter acquistare la sella giusta è necessaria un’attenta valutazione della vestibilità. Innanzitutto, la sella deve essere idonea al cavallo, specialmente alla conformazione della schiena che, oltretutto, può variare con il tempo a seconda dell’età, della dieta e delle condizioni della massa muscolare. È importante che la curvatura dell‘arcione segua la linea del dorso del cavallo, ma anche la forma e la misura dei cuscini della sella e dell‘archetto giocano un ruolo molto importante nella vestibilità. Il sellaio dovrà quindi misurare il cavallo, così da trovare una sella da adattare oppure crearne una su misura sulla base dei valori ottenuti.

La sella deve inoltre essere adatta a soddisfare le esigenze del cavaliere, così da consentirgli di avere un assetto ottimale. Al fine di valutare la vestibilità della sella per un cavaliere, bisognerà considerare la misura e forma del seggio. Non è facile trovare la sella perfetta al primo colpo, motivo per cui è sempre bene provarla per almeno 20 minuti a tutte le andature. Solamente utilizzandola il materiale cederà leggermente, adattandosi alle forme del cavaliere. Più frequente ed intenso sarà l’utilizzo e più rapido sarà questo processo.

L’arcione: l’elemento base della sella

La curvatura dell’arcione determina la forma della sella. Quando si ha a che fare con selle su misura, il sellaio può determinare personalmente le dimensioni e particolarità della schiena del cavallo oppure creare un modello 3D da utilizzare poi come base per la realizzazione dell’arcione. Se si tratta invece di selle prêt-à-porter o di seconda mano, la ricerca dell’arcione giusto può risultare più difficile poiché la base è già predisposta. In base alle condizioni della sella e dei suoi cuscini, il sellaio ha la possibilità di apportare piccole modifiche alla vestibilità. Tuttavia, la sella deve essere conforme alla struttura del cavallo e deve essere posizionata nel punto corretto.

Se l’arcione non è sufficientemente curvato, la sella si appoggerà solamente ai lati del garrese e nella zona della paletta, senza toccare la schiena nella parte centrale. Questo provoca punti di pressione, contratture ed infiammazioni muscolari. L’effetto può addirittura aggravarsi quando durante il training il cavallo arrotonda la schiena, la abbassa o la curva lateralmente.

Se l’arcione è troppo curvato, la sella premerà solamente nella parte centrale, arrecando danni ai sensibili processi spinosi poiché andrà a comprimere la colonna vertebrale. L’effetto si intensifica maggiormente quando il cavallo inarca la schiena, il che sarebbe in realtà uno degli obiettivi del training, ma che nel caso di una sella sbagliata può provocare gravi dolori al cavallo.

Il sellaio misura la schiena del cavallo

Prima di acquistare una sella è necessario valutarne la vestibilità anche quando il cavallo è in movimento grazie all’aiuto di un sellaio esperto. È infatti necessario un occhio esperto e diverse tecniche di misurazione per poter determinare se l’arcione è adatto alla conformazione della schiena del cavallo.

Quando acquisti una sella, assicurati che il cuoio del seggio sia privo di pieghe e che l’arcione non presenti evidenti asimmetrie. Inoltre, l’arcione non deve scricchiolare oppure muoversi notevolmente. Eventuali movimenti insoliti, cuoio del seggio grinzoso e rumori indesiderati sono un chiaro campanello d’allarme che può indicare danni o difetti all’arcione della sella.

L’arcione determina inoltre la forma e misura del seggio, che rappresenta l’elemento chiave per il comfort del cavaliere. Il suo assetto non deve infatti essere limitato dal pomello o dalla paletta. Se desideri saperne di più riguardo il seggio, leggi il relativo paragrafo.

Ampiezza dell’arcione e distanza dal garrese

Uno degli aspetti più importanti da considerare prima di acquistare una sella è sicuramente l‘ampiezza dell’arcione poiché essa è determinante al fine di garantire la giusta distanza dal garrese. Con la parola garrese si fa riferimento alla regione del tronco che si trova tra la 3ª e 8ª vertebra toracica. Questa particolare area del corpo è ricoperta solamente da un sottile strato di cute e non da un lungo muscolo come il resto della schiena, motivo per cui è estremamente sensibile a pressioni e sfregamenti. La sella deve pertanto sempre trovarsi alla giusta distanza dal garrese.

Ampiezza dell'arcione
Ampiezza dell'arcione e distanza dal garrese

L‘ampiezza dell’arcione viene misurata nella parte anteriore della sella, all’altezza delle estremità superiori dei cuscini. Questa misura non va confusa con la distanza tra le punte dell’archetto, che si trovano più in basso e possono avere lunghezze diverse a seconda della taglia e posizione dell’archetto stesso. L’apertura dell’arcione viene determinata in base alla forma e allo spessore dei cuscini della sella: più spessi sono e più in alto sono stati fissati, minore sarà l’ampiezza dell’arcione. Se i cuscini sono invece posizionati più in basso, lo spazio libero per il garrese sarà maggiore. Per determinare quale sia l’apertura dell’arcione più adatta per il cavallo, è necessario valutare la posizione delle scapole e del garrese.

Se l’archetto è troppo largo, la sella finirà per premere sul garrese, creando fastidiose fiaccature. Se invece è troppo piccolo, andrà a comprimere la muscolatura attorno al garrese e la sella risulterà parecchio instabile, con ovvie ripercussioni anche sull’equilibrio ed assetto del cavaliere. Molte selle sono dotate di archetti regolabili o sostituibili che permettono di adeguare parzialmente la vestibilità.

L’ampiezza dell’archetto

L’ampiezza e la posizione dell’archetto sono di grande importanza per garantire la corretta vestibilità della sella sulle scapole e sul garrese del cavallo, ma bisogna prestare attenzione a non confonderli con la taglia dell’arcione, poiché si tratta di due dati differenti. L‘ampiezza dell’archetto viene determinata misurando la distanza tra le sue due estremità inferiori e, per quanto riguarda la sua posizione, esso delinea l‘angolazione delle spalle. Quando si desidera acquistare una sella, è necessario tenere presente che l’ampiezza dell’archetto è una misurazione sulla quale non si può fare affidamento, poiché può variare a seconda del modello e del produttore. Infatti, più sono lunghe le estremità e maggiore sarà la larghezza misurata, nonostante l’archetto sia sempre della stessa taglia. Solitamente, la distanza tra le punte dell’archetto è di circa 26-36 cm, ma sarà opportuno trovare quella giusta per il proprio cavallo provando diversi modelli.

L’archetto deve seguire la forma del dorso del cavallo e le sue estremità devono essere parallele alle spalle e perpendicolari a terra. Per verificare che sia così, basterà inserire una mano tra la sella ed il cavallo. Se l’archetto è troppo ampio, le due estremità saranno rivolte lontano dal corpo e la sella non avrà sufficiente aderenza, finendo per scivolare in avanti. Al contrario, se l’archetto è troppo stretto, comprimerà le scapole ed il cavallo non potrà più muoversi liberamente poiché la parte cartilaginea dell’osso urterà la sella.

Archetti

Questa problematica si aggrava ulteriormente quando si aggiunge il peso del cavaliere, il che comporta tensioni muscolari e, a lungo andare, a contratture. Al fine di verificare che la scapola possa basculare liberamente, basterà sollevare l’arto anteriore del cavallo tendendolo in avanti ed accertarsi che l‘estremità superiore della spalla termini prima della sella, sempre che questa vesta correttamente e l’ampiezza dell’archetto sia adeguata.

Le selle moderne sono quasi tutte dotate di archetto (ampiamente) regolabile o sostituibile. Questo permette di adattare la sella in modo ottimale a tutti i cambiamenti della muscolatura o struttura fisica del cavallo.

La larghezza del canale mediano e la superficie d’appoggio dei cuscini

La colonna vertebrale del cavallo è composta da processi spinosi, ai quali sono collegati i legamenti, ricoperti infine dal muscolo gran dorsale. La sella non deve mai appoggiarsi su queste delicate strutture, motivo per cui è dotata di due cuscini orizzontali che terminano ai lati della spina dorsale, creando il cosiddetto canale mediano. Esso deve essere sufficientemente alto ed ampio, in modo che i cuscini entrino a contatto esclusivamente con la muscolatura dorsale. Per determinare quale sia la larghezza ottimale del canale mediano, è necessario tastare la schiena del cavallo e stabilire la posizione e forma dei processi spinosi, ai lati dei quali si trovano i sensibili legamenti, spessi circa due dita. Appena oltre questi tessuti è situata la muscolatura dorsale, in grado di sostenere il peso della sella e del cavaliere. Al fine di garantire il giusto spazio libero alla colonna vertebrale, sono necessarie circa cinque dita tra i due margini esterni dei legamenti. La maggior parte delle selle è dotata di un canale mediano largo almeno quanto quattro dita.

Tuttavia, il canale mediano non deve essere troppo ampio poiché la superficie d’appoggio dei cuscini della sella dovrebbe terminare al massimo nel punto in cui si trova la 18ª costola. È quindi importante che la sella sia dotata di un canale mediano sufficientemente largo e di una superficie d’appoggio di dimensioni ottimali, che non limiti l’arcata costale. Tuttavia, maggiori saranno le dimensioni del canale mediano e minore sarà la superficie d’appoggio della sella, con ovvie conseguenze negative sulla distribuzione della pressione. Il canale mediano deve essere quindi largo solamente tanto quanto basta.

La maggior parte delle selle è dotata di un canale mediano dritto, che consente al cavallo di flettere liberamente la schiena senza che i processi spinosi vengano a contatto con la sella. Alcune selle dispongono invece di un canale mediano che si assottiglia nella parte posteriore.

Inoltre, la superficie d’appoggio della sella deve essere più lunga e ampia rispetto al seggio, così che il peso del cavaliere possa essere distribuito correttamente.

Lunghezza della sella e cuscini

La sella va posizionata sulla schiena del cavallo nell’area che si trova tra la scapola e la 18ª vertebra dorsale. Quando la sella veste correttamente, essa non ostacolerà il movimento basculante delle spalle e non premerà sulla sensibile regione lombare. Per sapere come determinare la giusta posizione della sella, leggi il relativo paragrafo. La lunghezza della sella varia a seconda della misura dei cuscini. Quando questi risultano essere troppo lunghi, finiranno per premere sui lombi, comprimendo reni, milza, intestino e, nelle cavalle, anche le ovaie. L’animale può quindi reagire in diversi modi: cerca di sfuggire al dolore correndo, diventa svogliato, scalcia oppure sgroppa.

Per evitare di ridurre le dimensioni del seggio al fine di modificare la lunghezza della sella, è possibile variare la forma dei cuscini. I cuscini tondi seguono la forma dell’arcione e sono indicati per i cavalli con schiena corta e curva, mentre i cuscini piatti offrono una maggiore superficie d’appoggio e sono dunque perfetti per cavalli con ampia schiena dritta. Se desideri saperne di più al riguardo, leggi il capitolo „struttura della sella“ dove troverai informazioni più specifiche.

Attraverso i cuscini della sella è inoltre possibile compensare eventuali irregolarità nella muscolatura. Infatti, ogni cavallo presenta una naturale asimmetria del corpo, motivo per cui la sua muscolatura potrebbe non essere perfettamente uguale da entrambi i lati. Osservando il cavallo sellato da dietro sarà possibile notare l’eventuale asimmetria, che potrà essere corretta imbottendo adeguatamente i cuscini della sella. È estremamente importante ricordare sempre che per ottenere la rettitudine del cavallo è necessario un training mirato e la giusta crescita della massa muscolare e che reimbottire i cuscini della sella e ricorrere ai semisottosella non è mai sufficiente.

I cuscini determinano inoltre il baricentro della sella, che deve essere bilanciata e trovarsi vicino al centro di gravità del cavallo. Ad esempio, se la sella è molto inclinata verso la groppa del cavallo, portando il cavaliere ad avere un assetto a sedia, è possibile ricorrere temporaneamente a degli appositi alzapaletta, così da ricreare il giusto equilibrio.

La quantità di imbottitura dei cuscini è molto importante per garantire la corretta distribuzione del peso del cavaliere sulla schiena del cavallo. L’imbottitura utilizzata non deve infatti essere insufficiente, perché renderebbe la sella molto instabile e inadatta a ripartire adeguatamente la pressione, ma non può nemmeno essere eccessiva, poiché non ammortizzerebbe gli urti e risulterebbe inoltre dolorosa per la schiena del cavallo. Quando la sella è accuratamente imbottita, sarà necessario solamente un semplice sottosella, che protegga il cuoio dalla sporcizia e dal sudore.

Infine è necessario controllare la posizione dei cuscini che devono appoggiarsi uniformemente alla schiena del cavallo, partendo dalla spalla fino al dorso. Per verificare la vestibilità, basterà semplicemente far scorrere una mano sotto al bordo inferiore del cuscino, partendo dalla parte anteriore della sella e procedendo verso il retro. Se la superficie d’appoggio non è regolare, si creeranno fastidiosi punti di pressione. Se i cuscini sono posizionati troppo in alto, la sella sarà eccessivamente distante dalla schiena del cavallo, mentre se i cuscini sono molto in basso, la sella finirà per premere sul garrese e sulla colonna vertebrale.

Il seggio – determinante per il comfort del cavaliere

Donna che indossa una sella e tiene in mano un cavallo

Una sella deve ovviamente risultare confortevole anche per il cavaliere che dovrà scegliere la misura di seggio più adatta alla sua conformazione fisica. Infatti, solamente quando il cavaliere ha un assetto ottimale può dare tutti gli aiuti al cavallo nel modo corretto. Il seggio delle selle per gli adulti misura solitamente tra i 16,5″ (36 cm) e 18″ (42 cm), per quanto la maggior parte misura spesso 17″ oppure 17,5″. Le selle da pony o per bambini hanno invece solitamente un seggio da 16,5″ oppure di meno.

Il seggio va misurato partendo dalla vite anteriore della sella fino alla parte centrale della paletta. Tuttavia, proprio come accade per l’apertura dell’arcione e la misura dell’archetto, anche in questo caso la modalità di misurazione varia da produttore a produttore. È infatti possibile determinare la misura del seggio anche partendo dal pomello fino alla paletta, mentre altri utilizzano le dimensioni dell’arcione per ottenere quelle del seggio. Proprio per questo motivo è consigliabile che il cavaliere provi alcune selle di modelli differenti e con diverse misure di seggio. In alcuni casi anche solo mezzo pollice può fare la differenza in termini di comfort.

Anche la forma e la profondità del seggio sono molto importanti per offrire il giusto comfort al cavaliere. L’elemento chiave in questo caso è il cosiddetto Twist, ovvero l’area della sella su cui si appoggia la parte alta dell’interno coscia del cavaliere. Il Twist non deve essere troppo ampio poiché risulterebbe scomodo e doloroso per le anche del cavaliere. L‘ampiezza del Twist varia a seconda del modello della sella, esattamente come il seggio, ed è dunque opportuno testarne tipologie differenti.

Il seggio

Quando si acquista una sella bisogna tenere presente che l’anatomia maschile e femminile sono senza dubbio differenti. La naturale rotazione in avanti del bacino delle donne le porta ad optare per un Twist di dimensioni minori rispetto a quelli che prediligono gli uomini. La misura del Twist non deve necessariamente essere correlata alla larghezza del dorso del cavallo, infatti anche una sella grande può avere un Twist piccolo.

Infine, è bene considerare che anche il livello di esperienza del cavaliere o dell’amazzone gioca un ruolo molto importante per la scelta tra seggio piatto o profondo. I principianti hanno solitamente maggiori difficoltà a trovare e mantenere un buon assetto in una sella con seggio piatto, motivo per cui quello profondo con paletta alta è più indicato in questi casi.

Richiedi il parere ad un professionista!

L’acquisto e la regolazione della sella sono due temi molto importanti che vanno trattati con la giusta attenzione poiché ne va della salute e del benessere del cavallo. Sebbene tu abbia delle conoscenze riguardo la vestibilità della sella, è sempre preferibile rivolgersi ad un professionista. Il tuo sellaio di fiducia saprà sicuramente come aiutarti!

Come va posizionata la sella?

Una sella che veste correttamente può comunque provocare fiaccature se posizionata nel modo errato sulla schiena del cavallo. La sella va appoggiata sul garrese e poi fatta scivolare all’indietro fino a raggiungere la posizione ottimale, così da evitare di danneggiare il manto. Le punte dell’archetto devono essere parallele l’una con l’altra, trovarsi dietro alla scapola ed essere perpendicolari a terra. I cuscini della sella devono terminare prima dell’ultima costola, all’altezza della 18ª vertebra dorsale. È possibile stabilire la posizione del limite posteriore dell’area della sella tastando l’ultima costola e seguendone il corso fino a raggiungere la colonna vertebrale.

Corretto: la sella si trova tra la scapola e l'ultima costola
Corretto: la sella si trova tra la scapola e l’ultima costola
Sbagliato: la sella non è dritta e preme maggiormente su un lato della schiena
Sbagliato: la sella non è dritta e preme maggiormente su un lato della schiena

Guardando il cavallo da dietro, la sella deve essere centrata e non tendere da un lato o dall’altro della schiena del cavallo.

Come dettagliatamente descritto nei precedenti paragrafi, la sella rispecchia le forme e le particolarità del corpo del cavallo e l’ideale sarebbe che il baricentro di entrambi corrisponda.

Baricentro della sella vs. baricentro del cavallo

La corretta pratica dell’equitazione prevede che il baricentro della sella, e dunque anche del cavaliere, sia uguale a quello del cavallo o, per lo meno, nelle sue immediate vicinanze. Il centro di gravità della sella corrisponde al punto più profondo del seggio ed è particolarmente facile da determinare: ti basterà appoggiarci sopra un qualsiasi piccolo oggetto tondo (ad es. un dolcetto per cavalli) che si dovrebbe fermare circa al centro del seggio. Se non è così, sarà necessario correggere la posizione della sella, eventualmente rialzando la parte anteriore o posteriore.

Determinare il baricentro del cavallo risulta invece più complicato poiché, a differenza della sella, non si trova al centro del corpo, ma all’altezza della 9ª o 10ª vertebra dorsale, a seconda del naturale equilibrio dell’animale. Bisogna inoltre ricordare che è sempre necessario prendere in considerazione il cavallo nel suo complesso, valutando la conformazione del treno anteriore e posteriore:

  • traccia una linea che passi per l’articolazione scapolo-omerale fino al centro del garrese (angolazione della spalla)
  • traccia un’ulteriore linea tra l’articolazione coxo-femorale e la punta dell’anca (angolazione del bacino)
  • prolunga queste due linee fino a quando si congiungono. Il punto d’incontro delle due rette rappresenta il baricentro del cavallo.
Grafico che mostra come viene determinato il baricentro della sella

Il baricentro della sella dovrebbe quindi trovarsi nello stesso punto. Poiché questo non è sempre possibile, i due baricentri dovrebbero essere il più vicini possibile.

Se il baricentro della sella è troppo arretrato e gli staffili sono posizionati molto in avanti, il cavaliere finirà per avere un indesiderato assetto a sedia ed il suo bacino non potrà seguire adeguatamente i movimenti del cavallo. Questo significa anche che gli aiuti trasmessi non saranno corretti, utilizzare la gamba esterna in posizione arretrata risulterà molto difficile e porterà il cavaliere ad irrigidirsi. Inoltre, quando la sella è in questa posizione, il cavaliere avrà notevoli difficoltà a sollevarsi sull’inforcatura ed il suo peso graverà sulla sensibile regione dei lombi.

Quando la sella ha invece il baricentro molto avanzato, il cavaliere porterà le spalle in avanti, sbilanciando così completamente il suo assetto. La conseguenza principale è l’impossibilità di rimanere comodamente seduti in sella a tutte le andature e di ottenere la riunione del cavallo. Esso tenterà quindi di compensare lo squilibrio del cavaliere aumentano la velocità delle andature.

La sella veste correttamente? Come testarne la vestibilità

Il proprietario del cavallo dovrebbe controllare periodicamente la vestibilità della sella, assicurandosi che non ci siano irregolarità nella muscolatura o punti dolorosi. Anche piccoli cambiamenti nella massa muscolare possono alterare la vestibilità della sella ed il suo equilibrio, provocando addirittura fiaccature. Ecco quattro punti chiave per accertarsi che la schiena del tuo cavallo sia in salute:

L’area della spalla: con la mano è possibile percepire l’estremità superiore della scapola. La sella non deve mai premere su questo punto. Far scorrere poi la mano tra la spalla ed il garrese, seguendo il muscolo gran dorsale. Le fibre muscolari dovrebbero risultare uniformi e lisce, non devono esserci irregolarità o aree più calde.

La mano piatta accarezza la schiena del cavallo

Si passa quindi alla „tecnica delle tre dita„, che viene utilizzata per individuare spostamenti delle vertebre o altri traumatismi. Il pollice ed il medio vanno posizionati ai lati della spina dorsale, mentre l’indice si appoggia sui processi spinosi. Mantenendo la mano in questa posizione e partendo dal garrese, è possibile percorrere tutta la lunghezza della schiena del cavallo. L’indice ha il compito di verificare che tutte le vertebre si trovino alla stessa distanza l’una dall’altra. Qualora si dovesse notare un’irregolarità, potrebbe trattarsi di una contusione oppure di uno spostamento vertebrale. In questi casi è necessario richiedere l’aiuto di un fisioterapista equino.

La donna sente la schiena del cavallo

Il prossimo step è quello di pizzicare e premere la spina dorsale, così da individuare eventuali parti dolorose. Basterà semplicemente tastare la muscolatura ai lati della colonna vertebrale, partendo dalla zona del garrese fino ad arrivare alla groppa. È possibile utilizzare questa tecnica anche per tutta l’area in cui si appoggia la sella, esercitando tranquillamente una certa pressione. Qualora il cavallo si ritragga improvvisamente oppure si muova di scatto, bisognerà premere nuovamente quella parte del corpo. Alcuni cavalli soffrono infatti il solletico e reagiscono in modo molto evidente al primo tocco. Se questa risposta non dovesse attenuarsi, è consigliabile richiedere l’aiuto di un professionista. C’è un solo punto dove è ammesso un movimento riflesso che si trova nelle vicinanze dei lombi: qui è normale che il cavallo ritragga improvvisamente la schiena.

L‘area del sottopancia va adeguatamente controllata. Infatti, un sottopancia sbagliato oppure stretto male può provocare irritazioni cutanee e dolori all’arco costale. Anche questa parte del corpo del cavallo va attentamente esaminata facendo scorrere la mano dall’alto verso il basso in direzione del gomito, per poi proseguire fino allo sterno, posizionato nella parte più bassa dell’addome. Il cavallo non dovrà mostrare alcuna reazione dopo diverse ripetizioni del gesto e non devono inoltre essere presenti gonfiori o irregolarità nel tessuto muscolare.

Importante!

Verificare regolarmente le condizioni della schiena del proprio cavallo ed assicurarsi che non siano presenti aree dolorose o irregolarità nella massa muscolare è essenziale per garantire il benessere dell’animale. Appena il cavallo mostra segni di disagio o comportamenti aggressivi, è bene rivolgersi subito ad un professionista che possa verificare le condizioni del cavallo e la vestibilità della sella. Generalmente un sellaio o un terapeuta equino professionista e/o il veterinario dovrebbero analizzare la posizione della sella così da prevenire fiaccature e dolori.